Semplicemente perché
oggi il business del fitness è più sofisticato. Cambiano le abitudini di consumo dei clienti e i
modelli di gestione classici, basati sulla vendita
di abbonamenti annuali, ormai non garantiscono più i risultati sperati. Il business va ripensato e innovato.
Questo
vale anche per i PT che devono migliorare le competenze nel marketing.
La concorrenza è ovunque e il cliente è un animale difficile da domare:
- ha pochi soldi e ha sempre fame di
convenienza
- cerca l’affare, vuole il meglio ed è infedele.
Sempre
pronto ad aggredire insomma.
Fortunatamente
però esistono due elementi del business:
- Il training per distinguersi dalla concorrenza.
- I neofiti.
I
neofiti rappresentano il mercato
inespresso del fitness (circa l’80% del mercato potenziale). Il più
redditizio (perché sono pronti a spendere). Il più interessante perché (desiderano
imparare).
Però:
- Desiderano programmi mirati, semplici e sostenibili nel
tempo.
- Sono consapevoli
dei benefici ma valutano tutti i costi.
- Vogliono un lavoro organizzato, che gli va spiegato
prima di iniziare.
- Desiderano provare se è l’ambiente giusto prima di
spendere.
- Preferiscono allenarsi
in gruppo e con persone simili.
- Vogliono la presenza costante di un coach.
- Desiderano
apprendere lentamente e quindi amano
la progressione didattica.
I
programmi a target, quindi, vi aiutano a:
- Offrire
anche soluzioni di breve durata (6/8
settimane), ma in grado di promuovere
quelli successivi.
- Quindi
sviluppare una sequenza didattica
che susciti entusiasmo e interesse.
- Sono
vendibili anche agli ex.
- Vi
permettono di aumentare la spesa interna.
- Vi
aiutano a creare tanti piccoli mercati
interni a target.
- Sono
perfetti per il lavoro di gruppo.
Non
è innovazione pura questa?